Cos’è, la gioia? qualcosa di così impalpabile, quando si desidera afferrarla, e al tempo stesso così concreta nel pulsare in ogni fibra del corpo e dell’anima, quando viene sperimentata.

Pippo Delbono intitola uno fra i suoi più intensi viaggi teatrali al moto dell’anima più bramato dal cuore degli esseri umani.

La gioia, come il teatro, può farsi rito collettivo.

Pippo Delbono – foto di Luca Del Pia

Uno spettacolo di Pippo Delbono scava nel fondo delle viscere, le rivolta e le fa, a tratti, gemere: accade sempre, ma questa volta il movimento è ancora più forte.

La Gioia della stagione 2018-2019 è il primo spettacolo senza la presenza fisica di Bobò, compagno di emozioni di Pippo Delbono. Ma la sua presenza animica è così forte che “la sua voce da uccellino” (come Pippo Delbono stesso la definisce), pervade lo spazio del teatro con tutta la sua tenerezza, librandosi sopra le nostre teste.

I fantasmi delle paure buie che mettono in ombra la possibilità della gioia si palesano in mezzo a noi, e si fanno riconoscere come la nostre stessa paura del Buio.

Ciò che le trasforma è la disponibilità ad accogliere l’amore, che lenisce la sofferenza, e fa capire che “c’è anche altro”; la luce è lì, che aspetta di essere indossata, e si manifesta attraverso la fioritura della primavera, che sempre nasce dall’inverno.

Il percorso della vita visto da Delbono è un circo pieno di fantasia e di colore, con i suoi personaggi-simbolo che albergano dentro ognuno di noi: la Gioia è rito da celebrare insieme, in un circolo infinito come le possibilità che questa stessa vita offre.

La voce di Pippo, schiva creatura della penombra silvestre, presenta il suo mondo, per poi tornare a più riprese a riempire lo spazio teatrale della sua forte presenza che si fa sempre, inevitabilmente sentire.

Inno alla Gioia e alla Luce, inno al dolore e al buio, inno alla Vita che tutto racchiude, come il fango dal quale nasce il loto.

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Credits:

Piccolo Teatro Strehler
dal 4 al 9 giugno 2019
La gioia
uno spettacolo di Pippo Delbono
composizioni floreali Thierry Boutemy
musiche Pippo Delbono, Antoine Bataille, Nicola Toscano e autori vari
luci Orlando Bolognesi, suono Pietro Tirella, costumi Elena Giampaoli
Compagnia Pippo Delbono
con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante,  Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Zakria Safi, Grazia Spinella e con la voce di Bobò
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
coproduzione Théâtre de Liège, Le Manège Maubeuge – Scène Nationale

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