Quando sono venuta a conoscenza di un evento che univa veganesimo ed elementi di ayurveda, ho subito segnato la data in agenda e ho contattato l’artefice dell’evento: Maurino Veg, nome d’arte dello chef vegano visionario Mauro Anzideo.

Maurino Veg

La particolare attrattiva dell’evento, oltre alla promessa di gusto (dei piatti vegani) e di benessere psico-fisico (dato dall’integrazione con l’ayurveda), era che lo chef ideatore del menù, Mauro Anzideo, pur trovandosi fisicamente in Nepal, sarebbe stato presente alla serata insieme ai commensali, in “remoto” grazie a un collegamento skype.

Il programma  prevedeva la presentazione di due progetti di Mauro: il cibo personalizzato e il tiramisuper, pezzo forte di un menù che nasce dallo sposalizio fra le origini italiane e l’influenza della cultura della terra d’Asia, dove Mauro vive ormai da molto tempo, prima in Cina e ora in Nepal.

Maurino Veg

La storia di Mauro mi ha appassionata fin dai primi “capitoli”, condivisi in un gruppo facebook dedicato all’evento, sfruttando ancora una volta quei mezzi tecnologici che, se usati con intelligenza, riescono ad accorciare alcune distanze e creare belle connessioni. Ho bevuto, come un romanzo a puntate, o come i singoli fotogrammi di un bellissimo film di romantiche avventure, ogni singolo post condiviso da Maurino sulla storia sua e della sua bella moglie cinese, Anxin, anche lei chef vegano.

Maurino Veg

Mauro, che si definisce visionario e chef, ha iniziato il suo viaggio nel grande oceano della ristorazione nel 2000, ma è dal 2004 che ha finalmente avuto l’agognata possibilità di diventare aiuto cuoco, e iniziare così a creare con le sue mani piatti pieni di creatività e consapevolezza, grazie anche alla scelta d’amore vegana, e alla conoscenza della millenaria disciplina dell’ayurveda, che affonda le sue radici proprio in Asia (in India, per la precisione). Nel 2009 inizia la sua avventura in Asia, che lo porta a Shangai, dove inizia a lavorare come chef.

Nel 2010 Maurino fa la scelta più importante: quella vegetariana. Da qui nasce anche Soundinner, progetto di catering privato di cucina vegetariana con approccio olistico.

Nel 2012 si realizza una delle visioni cullate nel cuore di Maurino: nasce a Shaxi (Yunnan, Cina) l’Hungry Buddha, 18 metri quadrati di vibrazioni positive racchiuse in un ristorante che vende anche tè, medicine, e fa mescita di vino importato. Un luogo di incontro per viaggiatori e locali, che creano sera dopo sera un’atmosfera del tutto particolare, che fa dell’Hungry Buddha uno dei migliori ristoranti dell’estesa provincia dello Yunnan.

Maurino Veg

Scriverò meglio della storia di Mauro attraverso un’intervista che gli ho chiesto di accordarmi: sono sicura che quello che ci racconterà rapirà l’attenzione di tutti.

Inizio con il regalarvi una bella frase di Maurino Veg:

Cio che ho realizzato in questi ultimi anni è che oltre a cucinare adoro il processo che va dal sogno alla sua realizzazione.

L’affermazione di Mauro rivela la sua natura idealista, e traduce bene il concetto di “visionario”: un sognatore che attinge dalla sua visione per creare una nuova realtà, della quale farsi paladino.

La cena vegetale offerta da Maurino Veg è stata ospitata dal piacevole ambiente del QKing Corestaurant:  un ristorante “condiviso”, uno spazio che è possibile affittare per cucinare per i propri ospiti, o dove  gustare piatti preparati da chef professionisti.

Chi ha prestato le proprie mani e competenza professionale, oltre che l’indispensabile dose di umanità per cucinare i piatti ideati da Maurino Veg, è stato il suo maestro, lo chef Davide Negri.

La serata si è svolta in un modo del tutto inaspettato: seduti a quattro ampi tavoli, si sono radunati piccoli gruppi di amici e, al contempo, perfetti sconosciuti che hanno avuto modo di conoscersi; complice l’energia del cibo e del vino, che insieme favoriscono la convivialità, sono stati imbastiti discorsi sulla scelta vegana, e condivisi visioni e progetti.

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Sullo sfondo, appariva negli intermezzi il sorriso buono di Maurino, la fronte dipinta con un bindi multicolore, un japamala arancio al collo, e l’aria allegra di chi è seduto a una tavolata di amici, ai quali non vede l’ora di raccontare delle belle idee partorite nel corso di un lungo viaggio.

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I sensi sono stati catturati: dal gusto, appagato dalla sapiente miscela di ingredienti vegetali, dalla vista, affascinata dalla bellezza dei colori dei cibi e dalla scenografia dei piatti, dall’olfatto, inebriato dal profumo di una cucina buona nel senso più autentico del termine.

Come Maurino spiega molto bene, ogni cibo racchiude in sé le tre dosha, ovvero i tre tipi di energia della cui combinazione anche ogni essere umano è permeato: Vata (aria), Pitta (fuoco), Kapha (acqua). L’equilibrio (Sama) o il disequilibrio delle tre energie, determina l’attitudine psichica e comportamentale, che a loro volta influiscono sulla salute del corpo fisico.

Nel menu preparato per la serata sono stati selezionati cibi corrispondenti a ogni dosha, insieme a elementi della medicina tradizionale cinese (attraverso l’uso di erbe e spezie ad hoc), è stata proposta una ricetta nella quale la tradizione culinaria italiana incontra quella cinese, e non è mancato un piatto che omaggia la stagione nella quale si è svolta la cena, l’autunno.

Maurino Veg
Chips di verdura e salsa di avocado
Maurino Veg
“3+5” 3 Ayurvedic doshas + 5 elements from TMC
Maurino Veg
“1+1=3” Italia e Cina
Maurino Veg
“Patanelli” pasta di patate
Maurino Veg
“Autunno” lenticchie e verdure

Gli ottimi vini biodinamici, un rosso e un bianco, sono stati forniti da Covibio, Consorzio di Vinaioli Biodinamici di Bologna.

Maurino Veg
Vini di Covibio

Dulcis in fundo, è stato servito il famoso tiramisuper di Maurino Veg, un’alternativa vegana al tradizionale dolce italiano, che in Cina rappresenta anche una soluzione sostenibile e alternativa rispetto ai costi delle materie prime italiane. Il tiramisuper usa ingredienti locali di ogni paese nel quale è esportato, restando sempre e comunque un dolce tanto semplice quanto buono.

Maurino Veg
Il “Tiramisuper”!

Maurino Veg

Posso testimoniarlo: il tiramisuper è più che super! La sua prima qualità è il gusto che nasce da una scelta compassionevole come quella vegana, e dimostra di non essere meno intenso del sapore dato dall’uso di ingredienti di origine animale.

Maurino ha anche introdotto il suo progetto di cibo personalizzato, che nasce nel 2013 all’Hungry Buddha, e viene sperimentato per la prima volta nel 2016: si tratta di una vera e propria diagnosi “facciale”, eseguita attraverso un’applicazione del cellulare; attraverso l’analisi del volto, viene individuata la percentuale dei tre dosha presenti nella persona, e, su questa base, viene consigliato un menu personalizzato atto a ristabilirne l’equilibrio, oltre che una serie di spunti utili per il benessere psicofisico quotidiano. Io la trovo un’idea straordinaria, un vero e proprio strumento di quotidiana cura di sé.

Maurino Veg
L’applicazione per il “cibo personalizzato”

In conclusione, ho trascorso una serata fuori dal comune: ho avuto modo di conoscere persone interessanti e intelligenti, ho vissuto un’esperienza sensoriale che ricorderò, e ho conosciuto, anche se solo – per ora – attraverso uno schermo, un personaggio fuori dalle righe nel senso più bello del termine: Maurino Veg, che spero un giorno di andare a conoscere direttamente in Asia .

Maurino VegMaurino Veg

Qui potete trovare tutte le informazioni utili per richiedere una consulenza personalizzata a Maurino Veg, offerta negli ambiti di progetti e brain-storming (Vata), cucina (Pitta), gestione (Kapha).

Il viaggio di Maurino Veg, e della sua cucina vegana visionaria prosegue, e non ho dubbi: ci riserverà bellissime sorprese.

Nella Cucina 3.0, presente e futuro diventano esecuzione nel presente.
Scienza, misticismo, spiritualità, benessere e goduria si fondono.
Pentoloni di storie fumanti e verità speziate ribollono continuamente.
Luoghi comuni vengono affettati e punti fermi freschi vengon messi sotto vuoto. (Maurino veg)

 

(Alla cena vegetale in remoto di Maurino veg hanno partecipato anche Azzurra Rossi di FooDiary e Michela Montagner di Run Veg. Ecco il racconto dell’evento scritto da Azzurra, corredato di bellissime immagini.)

***

Perché la scelta vegana? Su queste pagine se ne è parlato e se ne continuerà a parlare. Al primo posto dovrebbe sempre esserci una spinta etica, il riconoscimento del pari valore della vita, e del diritto alla vita e all’amore, di ogni essere vivente sul pianeta Terra.

Come ormai (quasi) tutti sanno, al di là della motivazione etica, sono molteplici i motivi per i quali è necessario iniziare almeno una riflessione su ciò che comporta continuare a mangiare gli esseri animali, e cibi con ingredienti di origine animale: in termini della salute dell’intero pianeta che ci accoglie e nutre, e anche della nostra, per l’economia globale, che viene erosa dalla spesa che gli allevamenti intensivi richiedono, privando anche di risorse preziose l’alimentazione dei paesi più poveri. L’elenco sarebbe ancora lungo.

Ecco alcuni articoli di Profondo Viaggio dove potete approfondire il tema del veganesimo, della sua scelta, delle sue motivazioni:

La Giornata Mondiale Vegana

Il documentario Food ReLOVution

Mi Veg 2016

Storie di animali, fra zoo e rifugi, prigionia e libertà

10 thoughts on “Maurino Veg e la sua cucina vegetale visionaria”

  1. Quindi lui cucina secondo i dettami della medicina ayurvedica! Ma poi troppo carino con il bindi in fronte, mi hai fatto anticipare il viaggio di qualche giorno… Lo seguirò ovviamente. Se si riuscisse a mangiare sempre con l’intento di riequilibrare i dosha staremmo tutti molto meglio, non ci sarebbe nemmeno bisogno di fare diete… tiramisuper a parte… non è che per caso hai la ricetta? 😀

    1. Alessandra, sì! Mauro unisce la sua conoscenza dell’ayurveda alla cucina vegana, di cui è chef esperto. Non solo: vivendo in Asia da tanti anni, ha creato una miscela del tutto particolare di cucina italiana e asiatica (cinese, in particolar modo), quindi……tutto da scoprire! A proposito: Mauro è anche “consultant chef”: nell’articolo puoi trovare il link leggendo il quale potrai capire bene di cosa parlo. 😉 Per quel che riguarda il tiramisuper….innanzitutto bisogna provarlo! E poi dai un’occhiata a http://www.tiramisuper.com 😉

  2. Amo ogni manifestazione in cui si dimostra che noi veg amiamo la cucina, amiamo mangiare bene e sappiamo farlo… basta che qualcuno sappia cucinarlo! Alla prossima, voglio esserci anche io!

    1. Sabrina, a chi lo dici! Ogni volta che qualcuno dimostra la bontà, oltre che le motivazioni, della cucina vegana, è una conquista e una festa. In più Mauro è proprio una bella persona. 🙂 Spero proprio potrai esserci, alla prossima occasione!

  3. Oddio che meraviglia e quanta bontà! Non conoscevo Mauro e la sua cucina Veg. Ma ho visto tante buone ricette che devo fare da sola.

  4. Wow che serata interessante! Avrei voluto esserci anche io! Oltre ad assaggiare tutti questi cibi particolari anche il fatto di poter conoscere nuove persone a tavola è sempre bellissimo. Mi sembra che la serata sia riuscita magnificamente e vi abbia fatto fare un tuffo nella sua filosofia. Stupendo!

  5. Per me che non ne so nulla, tutto quello che hai scritto è fantascientifico ma sicuramente molto interessante. Ho abbandonato l’idea di essere vegetariana molti anni fa perché la vivevo come una privazione. Magari girandoci intorno e semplicemente assaggiando nuovi piatti, riuscirò a tagliare fuori dalla mia vita almeno la carne!

    1. Cara Claudia, e di privazione come vedi non si tratta proprio per nulla1 😉
      La cucina vegana è ricca di sapore e colore….e può essere molto, molto gustosa: te lo dice una persona (io) che lo è fin da piccola 😉
      Ti invito a considerare l’idea di tornare alla scelta di un nutrimento compassionevole, magari approfondendone le motivazioni e scoprendo a poco a poco la ricchezza di una cucina che non solo non ha nulla da invidiare a quella “onnivora”, ma ha solo vantaggi: per la vita degli animali, per la nostra salute, per quella del Pianeta Terra. :))

      1. p.s.: importante è anche capire che eliminare solo la carne non basta: anche pesce e cibi di origine animale (oltre che abbigliamento, ecc. ecc.) comportano violenza, sfruttamento, uccisioni ingiuste di esseri viventi come noi. Certo, ognuno ha i suoi tempi e modi….invito però sempre ad iniziare un percorso di consapevolezza!

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