Il 19 Maggio alla Libreria Esoterica di Milano, nota non solo come la più importante distributrice di testi di materia spirituale ed esoterica a Milano, ma anche come luogo di conferenze e seminari a tema, si è tenuto un incontro con il regista Thomas Torelli, in occasione della proiezione di Food ReLOVution.

Food ReLOVution è l’ultimo film documentario di Torelli, che segue Un altro mondo, che tratta di come anche la fisica quantistica inizi a riconoscere la profonda connessione fra l’uomo e l’Universo tutto.

Il film, indipendente e finanziato in gran parte grazie a una campagna di crowdfunding, ha già avuto 400 proiezioni fra il 2013 e il 2016.

Food ReLOVution
Food ReLOVution – locandina

ReLOVution racchiude l’amore nel titolo, ovvero  l’origine prima del pianeta che ci accoglie e nutre la nostra esistenza, e insieme tutto ciò che serve – oltre al raziocinio – per comprendere che così – come è stato finora – non si può andare avanti.

Il film si avvale del contributo di personalità autorevoli e competenti in merito al tema trattato: attivisti per l’ambiente, medici, scienziati, nutrizionisti, scrittori che hanno affrontato il tema ambientale.

Le interviste raccolte hanno coinvolto: Franco Berrino (medico ed epidemiologo), Thomas M. Campbell (co-fondatore e direttore clinico del Program for Nutrition in Medicinedella University of Rochester), Marilù Mengoni (biologa nutrizionista), Noam Mohr (professore di fisica alla New York University Polytechnic Institute), Frances Moore Lappé (scrittrice, attivista e ambientalista statunitense), Carlo Petrini (gastronomo), Vandana Shiva (scienziata, ambientalista e attivista indiana), Peter Singer (filosofo australiano, professore di Bioetica alla Princeton University e presso il Centre for Applied Philosophy and Public Ethics dell’Università di Melbourne), James Wildman (attivista ed educatore alla compassione per la Animal Rights Foundation of Florida).

Qui potete trovare i teaser dei singoli interventi.

 

Lo stile di vita è alla base della prevenzione, per la nostra salute e quella del pianeta

Prima della rivoluzione industriale il rapporto con la natura e con il cibo da essa fornito era molto diverso da come è in epoca contemporanea: gli esseri umani avevano un rapporto diretto con la terra e con la natura tutta, e conseguenza virtuosa era il rispetto sentito e dovuto verso di essa.

E’ importante capire come modificare lo stile di vita costituisca la vera prevenzione di ogni malattia; la chiave è la riduzione – o meglio ancora, l’eliminazione – del consumo di prodotti di origine animale. Questo comporterebbe, con un’unica azione, la risoluzione delle più importanti problematiche attuali: il consumo delle risorse, il risparmio economico, la cessazione della violenza sugli animali e dei danni nei confronti dell’ambiente, insieme alla scomparsa di molte malattie divenute ormai croniche.

Non si tratta di utopie né di discorsi idealisti fatti a caso, ma di dati scientifici che hanno una validità ormai ampiamente riconosciuta.

 

Gli effetti della distruzione delle foreste sono letali. Per tutti

Il 30% delle terre emerse e il 70% dei terreni agricoli sono impiegati per la produzione di alimenti di origine animale, il che va a incidere in modo disastroso sulle risorse idriche, sulle foreste, sugli animali. Se anche i paesi asiatici, notoriamente abituati a una dieta prevalentemente vegetariana, mangiassero carne nella stessa misura dei paesi occidentali, non basterebbero 5 pianeti per ricavare le risorse necessarie a una simile produzione.

Molte aree di biodiversità primordiale del Costa Rica e del Brasile, che rappresentano i polmoni del pianeta, rischiano di venire distrutte a causa delle coltivazioni intensive; un’altra grave conseguenza della distruzione delle foreste è la reimmissione di anidride carbonica (uno dei principali gas serra) nell’atmosfera; ma non solo: la distruzione della biodiversità porterà  a un progressivo impoverimento della varietà del cibo.

I concimi usati nelle coltivazioni sono letali, e fra le cause prime dell’inquinamento idrico c’è l’allevamento intensivo di animali.

La soluzione? L’unica possibile: consumare sempre meno prodotti animali, fino ad eliminarli del tutto.

 

Mangiare prodotti animali fa bene solo alle lobbies, mentre la violenza agli animali continua, e gli esseri umani si ammalano.

L’industria della carne e dei derivati animali è una lobby, con interessi economici in netto contrasto rispetto alla salute degli individui ai quali si rivolge.

Per irrigare i terreni  coltivati a cereali e legumi per gli allevamenti, vengono utilizzati ben 16.000 litri d’acqua per 1 kg di carne e 2.400 litri per la produzione di ogni singola porzione; questo porta ad un’altra “conquista” per le suddette lobbies: la privatizzazione dell’acqua, risorsa universale che dovrebbe essere a disposizione di tutti.

La produzione di carne e prodotti animali comporta un enorme spreco di risorse utili per la nutrizione mondiale, con la conseguenza che la malnutrizione diffusa in gran parte del pianeta corrisponde ad un’inutile sofferenza animale.

Lo stomaco di una mucca non è fatto per digerire la soia che  viene somministrata negli allevamenti: inoltre, a tutti gli animali coinvolti come “oggetto” del processo di produzione della carne e dei prodotti di origine animale, vengono abitualmente somministrati antibiotici e stimolatori della crescita.  Nell’organismo dell’animale malato, attaccato dai batteri, vengono introdotti ulteriori massicce dosi di antibiotici, che come destinazione finale incontreranno lo stomaco delle persone che di loro si ciberanno.

Il corpo umano non è capace di adattarsi al cibo industrializzato e ai cibi trasformati e raffinati, alimenti che non sono più al loro stato naturale, perché riempiti di prodotti chimici e additivi che ne alterano le caratteristiche naturali.

Se pensiamo poi alla carne, è facile comprendere come si tratti di cibo morto  – nel vero senso della parola – privo di vitamine e minerali, e in compenso pieno di sostanze tossiche.

Nutrirsi con prodotti di questo tipo causa malattie degenerative che vengono invece tenute lontane da una salutare dieta vegana.

Comprendere profondamente questo intero processo, nascosto ai più, chiarisce anche che chi richiama l’attenzione sull’agire furbesco delle lobbies che ruotano attorno all’industria alimentare e farmaceutica non è un complottista, ma qualcuno che si è documentato in modo approfondito, e ne sa molto di più della maggior parte dei semplici consumatori. Del resto, si sa: un numero maggiore di malati porta più lavoro alla sanità.

“Il latte fa bene ai bambini”, dicono molti medici e la pubblicità, che crea messaggi accattivanti per i prodotti rivolti all’infanzia: no, non c’è nessuna prova che il latte vaccino – ovvero il latte di mucca – faccia bene ai bambini umani, né che i latticini facciano bene alle ossa. Anzi, è vero il contrario: il latte che viene sottratto alle sole creature alle quali sarebbe destinato, cioè i vitelli, è invece nocivo per gli esseri umani, bambini e adulti. Si è scoperto che il latte vaccino danneggia le ossa, causando osteoporosi: si tratta quindi solo di una grande operazione di marketing atta a provocare assuefazione ai prodotti del latte, con i relativi incassi per chi li produce, incurante degli effetti negativi sulla salute dei consumatori. L’essere umano è l’unico essere vivente in natura che continua a bere latte dopo lo svezzamento. Salutari apportatori di calcio sono invece i sostituti vegetali, come il latte di soia e di riso.

Un altro mito da sfatare è quello relativo alla necessità di assumere la maggiore quantità possibile di proteine: è dimostrato che il corpo umano necessita solo del 10% di proteine, contenuti nelle verdure insieme ad altri importanti elementi nutritivi (calcio, magnesio, potassio).

La carne, al contrario, porta grassi saturi, colesterolo, ed è causa di malattie cardiache.

C’è un grande fraintendimento sulla corretta alimentazione da seguire, che dovrebbe includere i cibi che stanno alla base della catena alimentare: cereali integrali, legumi, verdure, frutta. E’ necessario eliminare invece i cibi raffinati industriali, la carne, e i prodotti di origine animale. La spinta forzata a mangiare carne porta anche a nascondere quanta abbondanza e varietà vegetale esista sulla terra.

Morire sani come dice Franco Berrino, ricordando come questa fosse la norma nei tempi passati, dovrebbe essere il nostro obiettivo: adottare una dieta alimentare e interiore appropriata, che faccia  bene a noi stessi e al resto del pianeta, apporta benessere al corpo, alla mente, e allo spirito.

Come diceva Ippocrate, l’antenato di tutti i medici:

“Fa che il cibo sia la tua medicina

e che la medicina sia il tuo cibo”

 

Gli animali hanno diritto ad una vita degna

La vita violentata e poi recisa degli esseri animali non è l’ultima delle motivazioni che dovrebbero essere alla base di una scelta alimentare diversa.

Gli animali che “vivono” negli allevamenti intensivi non solo sono sfruttati come mera merceperdendo ogni dignità di essere vivente – ma sono costretti in spazi angusti dove i loro istinti sono completamente soffocati; subiscono crudeli mutilazioni di ogni genere, per poi essere uccisi quando sono ancora coscienti. L’essere umano che mangerà i loro corpi assumerà nel suo organismo anche tutti i sentimenti di paura, angoscia e sofferenza che hanno provato, come ho provato a spiegare anche nell’ articolo sulla giornata mondiale vegana.

Il filosofo e attivista Peter Singer fa un parallelismo molto efficace e intelligente fra razzismo e specismo, invitando a una riflessione: al giorno d’oggi tutti coloro che condannano il razzismo sono d’accordo che la differenza di razza fra esseri umani non possa essere motivo per ignorare i bisogni e i diritti dell’altro; secondo la logica (oltre che il cuore) dovrebbe essere quindi valere lo stesso discorso nei confronti di un’altra specie vivente, quella degli esseri animali. Ma così, purtroppo, ancora non è, nei fatti.

L’attivista indiana Vandana Shiva auspica che si sviluppi una coscienza collettiva che percepisca il pianeta Terra come una comunità allargata che comprende TUTTI gli esseri viventi, nessuno escluso.

Il cibo, ci ricorda sempre Vandana Shiva, ci connette alla terra.

In questa ottica il vero sacrificio diventa quello di consumare prodotti animali, il che comporta violenza sugli animali, l’innescarsi della malattia per gli esseri umani, e un grave impatto sull’ambiente tutto.

Food ReLOVution parla di una scelta, possibile e doverosa: quella di NON fare parte di un sistema violento.

 

Quali sono i punti essenziali da tenere a mente, la stella polare che ci può guidare? Sono semplici, ma fondamentali. E’ importante ricordare che:

 …ogni nostra scelta e azione ha un influsso decisivo;

…è necessario recuperare il nostro potere, senza abdicarlo a terzi;

…con ogni singolo pasto possiamo avere un impatto sul mondo;

…è importante prendere consapevolezza dell’interconnessione esistente fra tutti gli esseri viventi che abitano la Terra;

…è bene sostenere l’agricoltura locale

….adottare una dieta vegana fa bene alla nostra salute, agli animali, al pianeta Terra.

 

Come ricorda Thomas Torelli, è importante soprattutto iniziare a farsi domande, e cominciare un percorso personale, ognuno con i propri tempi.

Da parte mia, vi invito caldamente a vedere il documentario Food ReLOVution, e trarne spunto per portare avanti un approfondimento consapevole e attento: in gioco c’è niente meno che il Ben-Essere collettivo.

 

Non puoi cogliere un fiore

senza turbare una stella

(Galileo Galilei)

 

Il trailer del film:

 

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ReLOVution è stato realizzato, fra gli altri, con la collaborazione di Essere Animali.

Sito ufficiale di Food ReLOVution

Credits del film

 

 

 

 

 

3 thoughts on “Food ReLOVution – una rivoluzione fatta con Amore”

  1. Dear Gaia,
    Your recent article on Thomas Torelli’s documentary “Food Relovution” has little connection with the present chaotic situation going on in India. Like all human beings, animals too have their right to a dignified life. There won’t be any second opinion regarding this. As you well aware, a coin has two sides, when there are good people there will also be bad ones. We have to educate them to understand the bad things behind eating meat, like health hazard, eco-imbalance, cruelty to animals, etc., Hope Food Relovution will be an initiative towards it. From ancient Indian history one can understand that all the Scholars, Saints, Priests and Spiritual people have eaten only “Satvik food”(vegan). So there is no necessity to slaughter animals to have a healthy food which can bring comfort to your body, mind and soul. My best wishes to one and all of you that have put their hands together in this endeavour.

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