(marzo – aprile 2016)
*prosegue dalla puntata precedente*
Il Festival International du Cinema et de la Mer mi ha permesso di vivere un’esperienza fuori dal comune. Ho raccontato nel prologo al mio viaggio in Marocco, come sia finita a fare parte dello staff di questo piccolo ma tenace festival di arte cinematografica che si tiene da un paio di anni nel profondo sud del Marocco.
Così ne ho scritto su Punto e Linea Magazine, mantenendo la promessa fatta ad Abdou di scriverne un articolo:
“La terza edizione del Festival International du Cinema e de la Mer si è svolta nella cittadina di Mirleft (provincia di Sidi Ifni), nel sud del Marocco, dal 6 al 9 Aprile.
Le tre serate di proiezioni e concerti dal vivo, organizzate e coordinate da un gruppo affiatato di giovani marocchini professionisti del cinema e dell’audiovisivo, hanno avuto come cornice la splendida spiaggia di Sidi Mohamed Ben Abdu Allah.
La prima serata del festival è stata inaugurata dalla performance dell’artista russo Olimdjon Beknazarov, che ha unito sapientemente trasformismo e danza, e dal concerto del gruppo Tafssut. La serata è stata dedicata anche al tributo all’attrice e attivista Amal Temmar, fondatrice dell’associazione “Touche pas à mon enfant”, che tutela i diritti dell’infanzia, e al regista Abdelaziz Oussaih. Sono seguite le proiezioni dei primi corti in concorso.
Nell’arco delle giornate del festival si sono svolti laboratori rivolti a bambini e ragazzi nell’ambito del cinema e della fotografia, e incontri sull’analisi filmica e il turismo culturale, in collaborazione con gli ospiti internazionali del festival.
La serata conclusiva del festival è stata anche occasione di tributo a Mr Ali Hassan, showman in ambito televisivo e radiofonico, e in memoria dell’attivista algerino Elhoucin Achngli.
La musica dell’artista tedesca Lea Matika e del duo composto da Hicham Massin e Bouzendag Abdallah, oltre all’intervento di altri musicisti succedutisi durante la serata, ha fatto da cornice alla premiazione conclusiva, che ha visto un gran numero di partecipanti entusiasti fra il pubblico.
Questo piccolo ma vivace festival è stato fortemente voluto, con l’obiettivo di portare il cinema e la cultura in spazi – fisici e sociali – lontani da quelli convenzionali, ma dove, probabilmente senza esserne coscienti, se ne sente la fame. Chi gli ha dato vita e lo cura anno dopo anno, con la preziosa appendice dei workshop e degli incontri pubblici a tema, resiste tenacemente con convinzione e passione.
Interessante è assistere alle proiezioni dei lavori di registi di svariate nazionalità che convergono in questo lembo del sud del Marocco, assaggiandone i diversi registri e contenuti filmici, ma altrettanto importante è l’incontro con i bambini e i ragazzi del posto, che ascoltano con grande interesse il racconto del viaggio dell’immagine che si fa film e fotografia.”
Partecipare a questo festival mi ha fatta sentire parte di una piccola comunità, caotica e disorganizzata, ma sempre in modo creativo.
Il Festival organizzato da ragazzi provenienti da diverse parti del Marocco, e accomunati dall’amore per le arti visive, ha rappresentato indubbiamente un grande sforzo organizzativo, al quale hanno contribuito con la loro partecipazione artisti internazionali, che hanno fatto dono delle loro esibizioni live. Fra loro il performer russo Olimdjon Beknazarov…
…e la musicista tedesca Lea Matika.
Il Festival International du Cinema et de la Mer di Mirleft ha visto la presenza di importanti ospiti del panorama cinematografico nazionale, fra cui l’attrice Amal Temmar, anche attivista per i diritti dell’infanzia, attraverso la sua associazione Touche pas à mon enfant.
Ho avuto occasione di conoscerla da vicino e fare una chiacchierata con lei, ed è stato un incontro molto piacevole: simpatica e alla mano, mi ha dato l’impressione di essere una persona che oltre ad amare il suo lavoro di attrice, ne fa utile strumento per veicolare una causa importante a cui la sua fama porta un’importante eco.
Le immagini del festival sarebbero molteplici: ne condivido alcune, in una breve carrellata che dona un piccolo assaggio dell’atmosfera di questo festival ospitato dalla spiaggia per tre lunghe serate, con il russare dell’oceano e il suo alito freddo alle spalle.
Da sottolineare, con grande gioia: le serate di proiezioni hanno visto una grande partecipazione di pubblico locale, soprattutto nell’affollatissima serata conclusiva.
La partecipazione al Festival International du Cinema et de la Mer rimane per me un’esperienza che resta impressa nel cuore e nel quaderno delle memorie più intense: il video di Ibrahim Akhdim riassume con grande efficacia alcuni dei momenti più emozionanti.
Godetevelo, come ogni cosa bella.
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Puntate precedenti del viaggio in Marocco:
- Solcando il Marocco – Prologo
- Il Sapore di Marrakech
- Jardin Majorelle, il giardino dipinto
- Gli incontri: Antonia a Marrakech
- Gli incontri: a casa di Lhssen ad Agadir – il rituale del the alla menta
- Mirleft, echi di sud del Marocco
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