(ottobre 2016)

Approdare nella cittadina delle Fiandre che risponde al nome di Bruges, in Belgio, significa immergersi nell’atmosfera di un quadro fiammingo: i colori, le forme architettoniche, tutto richiama la suggestione evocata dai pittori che esercitavano la loro arte nell’area geografica corrispondente agli attuali Paesi Bassi: Bruges era fra i maggiori centri propulsori, insieme alla vicina Gand e a Ypres.

Groeninge Museum - Bruges
La coloratissima Piazza del Mercato (Markt) di Bruges: siamo in un dipinto
Groeninge Museum
Ingresso al Groeninge Museum – foto dal web

A Bruges si trova un importante museo dedicato all’arte fiamminga: il Museo Groeninge, Museo cittadino delle Belle Arti che ospita una sezione dedicata alla storia della pittura fiamminga, dalle origini fino all’epoca contemporanea. Il viaggio attraverso questa importante corrente pittorica del tardo medioevo si snoda in tre sezioni ricche di esempi di alcune fra le più importanti e significative opere di grandi pittori fiamminghi, primo fra tutti Jan Van Ejck, esponente fondamentale della pittura fiamminga, che apre l’esposizione con l’opera Madonna con bambino e il canonico van der Paele (1436), e il Trittico della famiglia Moreel di Hans Memling.

Groeninge Museum
Madonna con bambino e il canonico van der Paele – Jan van Ejck

Fra gli altri artisti troviamo Hugo van der Goes, Hans Memling, Rogier van der Wieden e Gerard Davis, e molti pittori anonimi che hanno lasciato opere altrettanto significative che i grandi nomi della pittura fiamminga: tutti rientrano nel gruppo dei primitivi fiamminghi, ovvero i primi pittori che hanno usato quello stile peculiare e quelle tecniche pittoriche che, nel XV secolo, avrebbero portato nuova linfa vitale all’arte tardo medioevale.

Nella sezione rinascimentale si trovano, fra gli altri, splendidi esempi della bottega di Pieter Bruegel e figli e dell’immaginifico Hyeronimus Bosch, la cui arte si ispira principalmente alla tradizione nord europea, insieme a opere che risentono dell’influsso dell’arte italiana, studiata ed emulata dalla gran parte degli artisti fiamminghi.

Incontriamo poi le opere dell’epoca della Bruges barocca e rococò (XVII e XVIII secolo), per finire, nell’ultima sezione, con il classicismo di fine XVIII secolo/inizio XIX secolo, e il movimento Cobra, che riuniva pittori e scrittori in attività dal 1948 al 1951 nelle città di Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam (da cui l’acronimo del nome del gruppo). Le opere del movimento Cobra sono caratterizzate da forte espressionismo e matericità, e dall’ispirazione all’arte primitiva che ne era filo conduttore.

Ho sempre amato la pittura fiamminga, per la cura estrema dedicata ai dettagli, che aiutano a entrare nel dipinto come se facessimo ingresso in una stanza delle meraviglie, vivida e pulsante di tante piccole voci che chiamano, attirando la nostra attenzione, e invitando a soffermarci sulle forme, i colori, i pigmenti di colore che diventano esseri viventi nella dimensione della nostra immaginazione, stimolata dall’opera dell’artista loro genitore. Nei quadri fiamminghi gusto da sempre soprattutto la ri-creazione dei paesaggi, che mi donano l’esperienza più intensa: quella di un viaggio profondo, non solo nei lineamenti dello scenario, ma anche e soprattutto attraverso tutto ciò che da quella immagine posso raccogliere, in termini di spunti immaginifici e visioni, che partendo da quella dell’autore, si irraggiano nel nido della mia esperienza personale.

Se avrete la fortuna di visitare Bruges, consiglio vivamente una visita al Groeninge Museum, magari estendendola alle altre sezioni dedicate alla storia delle arti plastiche del Belgio. Prestate  attenzione nella contemplazione delle pitture fiamminghe: in alcune di esse potrà sembrarvi di riconoscere le strade di Bruges, e l’architettura caratteristica dei suoi edifici, con la conseguenza di un piacevolissimo straniamento: un viaggio ne racchiude un altro. 

Inoltre il polo museale di Bruges offre svariati punti di interesse per conoscere più da vicino la storia di Bruges e delle Fiandre. Trovate tutte le informazioni utili qui.

Prossimamente su queste pagine il reportage completo del viaggio a Bruges e Bruxelles.

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Groeninge Museum

Dijver 12

8000 – Bruges

Orari di apertura: dal martedì alla domenica 9,30 – 17

Biglietti: 8 euro – ridotto 6 euro

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