La mia India, un Viaggio di Incontro

India.  Un nome che per lunghi anni ha evocato in me un profumo irresistibile al pari delle sirene di Ulisse, chiamandomi senza posa con voce suadente.

Poi, un giorno, sono partita. Dopo lunghi preparativi, dubbi in merito a pressanti interrogativi (sì o no ai vaccini?), scambio di posta virtuale con i contatti che avevo trovato, e che presto avrebbero preso volto e corpo, in quella terra che tanto avevo desiderato incontrare.

Una delle parole chiave del mio viaggio indiano è stata: Incontro, insieme alla Fiducia, che ad esso dà accesso.

Tanti viaggiatori che hanno conosciuto l’India prima di me, hanno raccontato del turbamento che accompagna i primi momenti, quando si sbarca dall’aereo, e si mette piede nelle strade indiane, fitte di frastuono, esseri umani, esseri animali, mescolati in un turbinio di vita, caos, e spesso tanta miseria.

Per me è stato diverso: nessuno schock iniziale, nessun particolare turbamento. Ho provato piuttosto la sensazione di essere già stata qui, come se non fosse il primo viaggio, come se conoscessi già quel rumore, quegli odori, quei paesaggi urbani. Come se tornassi a trovare un parente lontano, dal quale mi ero separata tanto tempo fa, ma senza dimenticarne mai il volto.

Sono partita da sola, ma non sono mai davvero rimasta sola. Anche quando, più di una volta, ho desiderato passare qualche momento in solitudine, ho trovato – o ritrovato – qualcuno accanto a me, compagni di viaggio che in pochissimo tempo mi hanno donato un’amicizia così intensa come forse solo l’alchimia del Viaggio può portare nel tempo di una breve conoscenza. Evidentemente, era anche questo ciò di cui dovevo fare esperienza nel corso di questo viaggio: la Condivisione.

Sono tornata colma di gratitudine verso ognuno di loro, meravigliosi Esseri Umani che mi hanno abbracciata con la loro gentilezza, generosità, apertura di cuore. In una parola, con la loro Umanità. Le origini dei miei compagni mi hanno fatto compiere un altro piccolo viaggio nel viaggio, fra India, Italia, Spagna, Germania, Svizzera, Francia, Israele, Giappone…. tutti abitanti di questo miracolo di Bellezza che chiamiamo Pianeta Terra.

Ci sono state anche creature appartenenti alla specie dei miei amatissimi Esseri Animali, nostri compagni di vita, capaci di un amore incondizionato che spreme sempre lacrime di commozione dai miei occhi, fisici e interiori. Con loro ho sofferto, amato, appreso e lasciato andare.

Il mio corpo mi ha sorretta e accompagnata in questa avventura lunga due mesi e qualche giorno, senza mai cedere, splendendo sempre di salute ed energia. Lo ringrazio, perché era quello che gli avevo chiesto. La mia mente è rimasta tranquilla, molto più di quello a cui è abituata, vivendo il presente e quello che portava.

Il cuore si è lasciato cullare, come un fiore di loto nell’acqua.

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India, puntate precedenti:

Travel Dreams: la mia India