All’Auditorium Mahler di Milano come da tradizione è stato offerto per la fine dell’anno 2019 uno dei capolavori di Ludwig van Beethoven, la Sinfonia n. 9 in Re minore op. 125, meglio nota come Nona Sinfonia.

La Nona Sinfonia è un’opera per solisti, coro e orchestra, composta da Beethoven quando ormai la sua sordità era conclamata: l’opera racchiude il celeberrimo Inno alla Gioia, un vero e proprio nettare musicale, che nel connubio fra i versi di Schiller e la partitura di Beethoven crea una tempesta interna dalla quale l’ascoltatore può solo lasciarsi trasportare.

Beethoven compone la Nona Sinfonia fra il 1822 e il 1824, e la presenta al pubblico di Vienna in occasione di un concerto al Teatro di Porta Carinzia.

Si tratta di un’opera che tocca vertici estremi sia per l’eccellenza compositiva e artistica, sia per la difficoltà che presenta per gli esecutori nella parte vocale; divenne celebre la risposta di Beethoven di fronte alle proteste della cantante Unger: “La nota verrà!”.

Così fu, non solo per la Unger, ma per generazioni a venire di orchestre sinfoniche di tutto il mondo per le quali “la Nona” divenne un’opera di repertorio fra le più eseguite e amate, dai musicisti e dal pubblico.

La Nona Sinfonia è come un oceano sinfonico dalla natura imprevedibile ma estremamente affascinante: immergersi nelle sue acque è un rischio, e al tempo stesso un richiamo irresistibile.

Dal momento in cui l’ascoltatore decide di immergersi nelle acque musicali dell’opera di Beethoven accetta anche di lasciarsi fluire affrontando emozioni forti, che vengono orchestrate congiuntamente dai musicisti all’esterno, e interiormente dalla propria anima.

L’Inno alla Gioia di Schiller era originariamente un Inno alla Libertà, poi trasformata per motivi di censura politica, ma il cuore dell’inno (la cui etimologia è quella di componimento poetico dedicato a eroi e divinità) conserva immutata la sua sacralità lirica, il suo carattere di invito ad un’espansione che faccia spazio al giubilo: ad ognuno la propria espressione personale di questo sentimento.

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Crediti

La Nona – Sinfonia n. 9 in Re minore op.125 per soli, coro e orchestra

Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Valentina Farcas soprano

Christina Daletska contralto

Thomas Cooley tenore

Thomas Laske basso

Lionel Sow maestro del coro

Claus Peter Flor direttore

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