Il Teatro Dal Verme  di Milano ha ospitato una conferenza-intervista che ha visto protagonisti il medico epidemiologo Franco Berrino e il biochimico gerontologo Valter Longo.

Insieme hanno discusso del tema della longevità: come perseguirla, attraverso pratiche di cura della salute psicofisica?

Il tema è caro a tutta l’umanità, che da sempre si interroga sul come garantire alla propria esistenza e a quella degli esseri amati una durata sempre maggiore, accompagnata da un’alta qualità del vivere.

Importante è capire come si traduca la qualità della vita: indubbiamente in una buona salute fisica, ma non solo. Se ormai è noto a tutti quanto mente e corpo siano strettamente interconnessi, si comprende facilmente come ciò che influisce sulla salute dell’organismo siano innanzitutto i prodotti della mente, ovvero i pensieri e le emozioni che ci nutrono, e che creano l’ambiente nel quale conduciamo la nostra vita.

Così il professor Berrino indica nella pratica della meditazione quotidiana e nell’abitudine di nutrire la vita spirituale una delle medicine primarie per una “buona vita”. Al tempo stesso l’attività del corpo influisce sulla mente, rinvigorendola e mantenendola sveglia e attiva insieme al corpo: è importante praticare un moderato esercizio fisico, che rinvigorisca il corpo, e di conseguenza, mantenga attiva e sveglia la mente.

Valter Longo, che nel corso di numerosi viaggi ha studiato i casi di centenari e di popolazioni con longevità record, presenta il “Programma Mima – Digiuno”, che si prefigge l’obiettivo di prevenire l’invecchiamento e ridurre il rischio di insorgenza di patologie croniche, riproducendo nell’organismo gli effetti  salutari del digiuno(consigliato come pratica da portare avanti, in modo ovviamente mirato, a intervalli di tempo regolari) e favorendo così la riprogrammazione cellulare.

L’attenzione al cibo con il quale ci si nutre è una delle pratiche più importanti, non solo per la salute fisica, ma anche per la cura dell’equilibrio interiore: Berrino e Longo sono concordi nell’indicazione di evitare il consumo di tutti i prodotti industriali, i cibi raffinati, le bevande gassate, i latticini e i grassi saturi.

Berrino indica nella cucina macromediterranea, ovvero una sintesi fra la cucina mediterranea tradizionale e quella macrobiotica, uno strumento di prevenzione di molte malattie croniche.

Il professor Berrino, inoltre, è sostenitore della scelta vegetariana, e indica di evitare il consumo di carne, soprattutto in grandi quantità.

La serata è stata introdotta da un bagno di gong offerto da Tamtam empatia: il gong riproduce il suono originario dell’Universo, che, con le sue potenti vibrazioni che ci avvolgono come nel bagno d’amore di un abbraccio, favorisce uno stato di pace interiore profonda.

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La Grande Via è l’associazione fondata nel 2015 dal dott. Franco Berrino e dalla giornalista Enrica Bortolazzi, allo scopo di favorire iniziative volte a promuovere la salute, il benessere e la longevità in salute.

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Alcune riflessioni personali

L’auspicio, personalmente, è sempre quello che, anche in ambito medico, si arrivi a comprendere quanto una dieta vegana sia non solo un imprescindibile atto etico, ma anche una scelta importante per la salute. Al contempo chiedo a gran voce che si approfondisca in tempi rapidi un altro tema di fondamentale importanza, ovvero l’inutilità della sperimentazione animale, che uccide creature viventi della specie animali, e non aiuta gli esseri umani.

Esiste ormai una ricca letteratura scientifica a riguardo di entrambi gli argomenti (nei link indico solo due fonti, ma facendo una facile ricerca si troverà molto di più); è ampiamente dimostrato quanto una dieta vegana sia salutare per l’equilibrio psicofisico e allunghi la vita, garantendone una maggiore qualità, e quanto i test scientifici sugli animali non siano utili, per una lunga serie di motivazioni, fra cui il fatto che la sperimentazione animale si basa su un approccio scientifico che si rifà a criteri della fine del XIX secolo, quindi ormai abbondantemente superati.

Ancora una volta, l’invito è quello di comprendere quanto non esista separazione, né gerarchia di importanza fra una vita e l’altra: ogni essere vivente merita rispetto, cura, e amore, che si traduce nell riconoscimento della sacralità della vita tutta, che non può e non deve essere sacrificata a favore di quella di un altro essere vivente di una specie diversa. 

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