MiVeg 2016

Quella del 2016 è stata la quarta Edizione del MiVeg, festival dedicato agli animali, al loro benessere, alla loro tutela, alla loro conoscenza, organizzato da Vita da Cani Onlus  e Essere Animali.

Incontri, conferenze, mostre, stand espositivi di associazioni e piccole aziende nell’ambito dell’alimentazione e dell’abbigliamento vegani, con gli animali sempre al centro.

E’ stata la splendida Villa Arconati ad accogliere i due intensi giorni di festival: se non la conoscete ancora, vi consiglio assolutamente una visita di questa villa settecentesca monumento nazionale, esempio di barocchetto lombardo. In estate è imperdibile l’esperienza emozionante del Festival di Villa Arconati, che prevede sempre nella programmazione musicisti di primo livello.

MiVeg 2016

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Passeggiare nel piccolo bosco della villa mi ha regalato anche il meraviglioso spettacolo dei colori autunnali.

MiVeg 2016

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MiVeg 2016

MiVeg 2016

Sono riuscita a prendere parte ai due incontri che si sono svolti nella mattinata di domenica. Sono stati fonte di tanti spunti, che vi riporto qui di seguito, estrapolati dai miei appunti.

Cominciamo dal primo argomento:

Gli animali come “esseri senzienti”: ricadute pratiche, confronti fra esperienze e possibili sviluppi normativi

(Con l’avvocato Alessandro Ricciuti e la dottoressa Annalisa Di Mauro)

MiVeg 2016

 Animal Law è un’associazione di promozione sociale composta da un gruppo di avvocati e veterinari che ha come obbiettivo la promozione dello studio e della diffusione della conoscenza del Diritto degli Esseri Animali, perché venga loro riconosciuta la denominazione di Legal Person, il che si traduce nei fatti in diritti pari a quelli degli esseri umani.

MiVeg 2016

Lo scopo principe è quello di arrivare a un domani in cui gli animali non siano più considerati oggetti, ma possano vivere liberamente sulla Terra, come è loro inalienabile diritto. Animal Law vuole interpellare i professionisti che si occupano degli animali, e lavorare sulla loro formazione.

All’estero esistono già molte realtà che si occupano anche a livello legale della tutela degli animali, mentre in Italia si è ancora piuttosto indietro.

Questo nonostante la sensibilità riguardo alla causa animale sia aumentata, e si parli molto più che in passato di diritti animali: solo la legge, però, può portare efficacia e concretezza nello sviluppo di uno scenario diverso.

Ci sono state già notevoli conquiste: ad esempio, nel campo della sperimentazione animale, che viene sempre più sostituita da metodi alternativi. Inoltre, sono aboliti gli allevamenti di cani e gatti per la sperimentazione.

Quello dell’ Animal Studies è un nuovo ambito di studi, diffuso soprattutto in area anglosassone, nel quale filosofia, diritto, letteratura, antro zoologia, bioetica, storia dell’arte, biologia, sociologia, e altri ambiti di studio, si rafforzano a vicenda.

Animal Law porta avanti un programma che include informazione, formazione ed educazione. E’ importante che ognuno metta a disposizione ciò che sa fare, le proprie competenze. Quello che sembra mancare è una formazione etica, che giustifichi l’agire di chi ha a cuore e si occupa di protezione animale non solo dal punto di vista della sensibilità individuale, ma mettendo anche in luce il fatto che i comportamenti di violenza condannati sono eticamente inaccettabili.

In un passato recente il comportamento di un essere umano nei confronti di un animale dipendeva dalla sensibilità del singolo, e dal proprio personale senso della morale. Si agiva inoltre una sorta di specismo di secondo livello: più l’animale era percepito come simile ed adattabile a sé, più era legittimato l’affetto.

Ora il cerchio della moralità va allargandosi sempre più, ed equità e giustizia  diventano principi etici. La percezione del benessere animale va modificandosi, e la maggior parte degli europei risulta sempre più all’argomento: ma di quali animali?

Evidentemente, dipende dal loro “ruolo” nella società: abitualmente viene fatta una distinzione fra un’utilità profittevole del benessere degli animali “da reddito”, molto diversa, per esempio, da quella degli animali considerati “infestanti”.

Nel codice civile gli animali sono equiparati a Res: cose, beni mobili, oggetti di diritti reali.

Per arrivare alla concezione di Animali come esseri senzienti bisogna arrivare ad un’evoluzione del concetto del loro benessere, che passa attraverso l’evoluzione del rapporto uomini-animali.

Negli anni ’60 la tutela del benessere animale significava prevenire la crudeltà nei loro confronti, mentre dal 1965 si arriva a comprendere che è necessario proteggerli dalla sofferenza in toto. Questo significa:

-Libertà dalla fame, dalla sete, dalla cattiva nutrizione;

-Libertà dalle ferite;

-Libertà di esprimersi secondo il proprio comportamento specie-specifico;

-Libertà dalla paura e dallo stress;

-Libertà dai disagi dell’ambiente.

Per capire se un animale sta bene, è necessario osservare e capire il comportamento animale.

Nel 2009 il Farm Animal Welfare Council  decreta che ogni animale ha diritto a una degna, il che include gli ambiti:

-delle condizioni fisiche – mentali;

-una buona qualità della vita per tutta la sua durata.

Animal Law lancia una domanda provocatoria: è accettabile una lunga vita vissuta in condizioni di non dignità?

L’Etica è una questione razionale, non soggettiva, e come tale va affrontata, anche per quel che riguarda la questione animale.

Va messo in chiaro che l’interesse per il benessere animale non va confuso con:

-l’interesse per la tutela ambientale;

-l’interesse per il patrimonio genetico;

-l’interesse per il miglioramento di una produzione che prevede lo sfruttamento animale.

La vita di un animale ha valore in sé, perché i suoi interessi sono moralmente rilevanti.

C’è necessità di un equo trattamento asimmetrico, come riconoscimento dell’alterità, e non riducibilità dell’essere animale all’essere umano: questo spazio di inviolabilità è garantito da un efficace sistema legale.

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Per approfondimenti:

https://animallaw.it/

http://miveg.org/

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