(novembre-dicembre 2013, scritto in Sankt Oberholz —> http://www.sanktoberholz.de/)

Salto a piè pari altre tappe di viaggio (Cordoba, Malaga, Corfù) che riprenderò più tardi, per parlare di Berlino, dove mi trovo da una settimana esatta.

Berlino mi accoglie con il sole, e sembra sorridere enigmatica: posso fidarmi di quei denti che luccicano a tratti dal tuo volto impolverato, o sei solo una consumata seduttrice?

Berlino sa di spezia fermentata, di appartamenti polverosi dove si è abituati a sognare dimenticandosi di lavarsi i denti, lasciando il sapore di vino sulla lingua e rimescolandolo mentre si pensa a cosa potrebbe essere.

Appena immersa nelle braccia cittadine, quando sono scesa dal treno che dall’aereoporto mi ha portata nel centro città, ho percepito le vibrazioni di una città difficile da penetrare nell’intimo, ma che mi diceva qualcosa di fascinoso. Quel fascino che si trova nelle persone non belle secondo i canoni classici, ma con qualcosa da dire dal sapore così interessante, che bruciamo dalla voglia di agganciare il loro sguardo.

Poi, come sempre, ci sono i doni inaspettati che arrivano dai dettagli regalati da uno sguardo attento e acuto, e dalla Natura, che rimane la compagnia più gradita, ovunque i miei passi mi facciano volare.

Per concludere (per ora), a “casa mia” si è tenuta un’esposizione volta in parte a promuovere, oltre alle creazioni di alcuni artisti visivi, un progetto etico creato da una ragazza davvero particolare, che tengo a segnalare: http://www.bunnysocks.org/

L’esplorazione continua…

0 thoughts on “Sapore Berlinese”

  1. Ciao cara,eccomi anche qui!Berlino è una città che mi affascina molto,nella quale però non sono ancora stata.Grazie per avermi permesso di conoscerla un pochino.A presto,Chandana.

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